Rifiuti speciali sanitari a Roma: come gestirli
La gestione dei rifiuti speciali sanitari a Roma ha per obiettivo la raccolta, il trasporto e il conferimento al centro di smaltimento di prodotti e materiali di scarto utilizzati per attività mediche e diagnostiche soggetti a particolari limitazioni e precauzioni.
Nella fattispecie, i rifiuti speciali sanitari provengono da case di cura, cliniche private, studi dentistici, laboratori di analisi, ambulatori e aziende ospedaliere presenti sul territorio di Roma e provincia, realtà per le quali vige l’obbligo di adottare procedure di smaltimento a norma di legge.
Ad oggi, le principali categorie in cui è possibile suddividere e classificare i rifiuti sanitari e i rifiuti sanitari speciali sono tre:
- Rifiuti sanitari non pericolosi (ad es. rifiuti solidi taglienti e non, medicinali scaduti, rifiuti provenienti da attività di servizio)
- Rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo (ad es. siringhe, flebo, aghi e altri strumenti taglienti o percolanti sangue, liquidi biologici a rischio e altri liquidi contenenti sangue)
- Rifiuti sanitari pericolosi con rischi diversi da quello infettivo ad esempio chimico (rifiuti di tipo liquido provenienti da attività di laboratorio, analisi e diagnostica)
Va da sé che una struttura ospedaliera, così come una casa di cura, un ospizio o un centro di ricerca, non produce solo rifiuti sanitari (speciali e non): residui di pasti, piatti e bicchieri rotti, divise dismesse, vecchi materassi, apparecchiature elettriche… questi rifiuti, pur sempre di ambito sanitario, appartengono al vasto gruppo dei rifiuti urbani e assimilabili e come tali seguono altre regole di smaltimento.
Procedure di smaltimento dei rifiuti sanitari speciali
In base a quanto detto finora, appare evidente quanto sia complesso e delicato gestire in modo corretto i rifiuti sanitari in una città popolosa come Roma.
La Direzione Sanitaria della casa di cura o clinica ha il dovere di affidarsi a un operatore autorizzato, in grado di occuparsi della raccolta e del successivo smaltimento secondo le direttive previste. Il formulario di identificazione del rifiuto, insieme al resto della documentazione richiesta, è solo uno dei tanti aspetti che definiscono l’operazione di raccolta con chiarezza e trasparenza.
Attenzione anche alla compilazione del registro di C/S e alla comunicazione al catasto dei rifiuti (MUD), incombenze di cui potrà farsi carico lo stesso referente iscritto come da prassi all’Albo Gestori Ambientali.
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Ciao,io ho uno studio di tatuaggi, vorrei avere se possibile,un preventivo per quanto riguarda lo smaltimento dei materiali utilizzati tra cui gli aghi, grazie